GRUPPO TIM

57° Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo

Arte e Cultura

57° Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo

Restituire alla collettività la grande musica.

L’Associazione Ente Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, in occasione della 57esima edizione sospesa a causa della quarantena, ha ideato una programmazione straordinaria post-Covid che, con il sostegno di Fondazione TIM, restituirà alla collettività la grande musica con l'irrinunciabile spettacolo dal vivo.

Arte e Cultura

Ente beneficiario
  • Associazione Ente Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo
Brescia e Bergamo

Status del progetto

100%

Data di partenza

09.2020

Durata

1 mesi

Valore del contributo 200.000€

€ 200.000

Vite Parallele è il titolo del Festival che si tiene nelle due città dal 24 settembre al 12 ottobre: un accostamento musicale tra Ludwig van Beethoven e Franz Schubert, che rappresenterà anche la base di un originale progetto audiovisivo di divulgazione a firma del musicologo Piero Rattalino.
Il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo si tiene da oltre cinquant’anni e rappresenta il meglio del pianismo internazionale, con strumentisti, cantanti, direttori ed orchestre provenienti da tutto il mondo. 
Obiettivo del progetto è quello di dare continuità ad una manifestazione così importante in due città particolarmente colpite dal Covid-19, come segno di rinascita. L’attenzione del Festival si è concentrata in particolare attorno agli artisti italiani, in un’ottica di solidarietà verso i musicisti del nostro Paese, costretti in questi mesi a interrompere le proprie performance. 

La rassegna ospitata nei teatri di Brescia e Bergamo questo autunno sarà il punto di partenza di un grande progetto audiovisivo che ha l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico alla musica classica.
Piero Rattalino, storico consulente musicale del Festival e tra i maggiori musicologi italiani, indagherà le figure umane e artistiche di Beethoven e Schubert, ancora oggi non ugualmente considerate. Con un linguaggio semplice e accattivante, il musicologo limiterà al minimo le analisi delle strutture e delle tecniche compositive, a favore delle motivazioni poetiche dell'arte, creando un intrigante storytelling dalla forte impronta divulgativa.
Questa iniziativa permetterà dunque non solo agli appassionati di rivivere le atmosfere dei concerti del Festival, ma soprattutto di educare un nuovo pubblico al linguaggio della musica classica, svelando la sua bellezza attraverso una narrazione alla portata di tutti.