Preoccupa il quadro presentato da Save the Children, sulla situazione dell'infanzia in Italia. La crisi, infatti, incide sempre di più sulle condizioni di vita di bambini e adolescenti nel nostro Paese: oltre 1 milione in povertà assoluta (+30%), pari a un minore su 10; 1 milione e 344 mila in condizioni di disagio abitativo; 650 mila in comuni in default o sull'orlo del fallimento.
l 4° Atlante dell'Infanzia (a rischio) di Save the Children evidenzia la stretta relazione fra povertà e bassi livelli di istruzione, competenze, salute, opportunità di bambini e ragazzi.
Abituati a pensare all'infanzia come al momento più spensierato e felice della vita, forse abbiamo sottovalutato negli ultimi anni, complice anche la crisi economica, l'importanza di dare attenzione ai bisogni e alle richieste dei nostri ragazzi. E l'infanzia oggi, in Italia, è il contrario di ciò che dovrebbe essere: questo è quello che emerge ne "L'Italia SottoSopra", il 4° Atlante sull'Infanzia (a rischio) diffuso da Save the Children.
50 mappe, grafici e descrizioni dettagliate che ci aiutano a capire quale sia la situazione reale dei nostri ragazzi.
Sono oltre 1 milione i minori che vivono in povertà assoluta (+30% rispetto al 2012); 1 milione e 344 mila vivono in condizioni di disagio abitativo; 650 mila in comuni in default o sull'orlo del fallimento. Per la prima volta è di segno negativo anche la percentuale di bambini presi in carico dagli asili pubblici.
I bambini che non hanno il necessario per una vita dignitosa sono per lo più i figli di genitori disoccupati o monoreddito, oppure i bambini i cui genitori hanno un livello d'istruzione basso: fra i nuclei familiari con un capo-famiglia privo di titolo di studio l'incidenza della povertà assoluta è stata del 3,1%.
Ma non finisce qui. Altri dati, preoccupanti, arrivano dal contesto abitativo in cui molti minori si vengono a trovare. Negli ultimi 5 anni sono stati emessi quasi 300 mila provvedimenti di sfratto per morosità e ne sono stati eseguiti 100 mila. Nel 2012 le ingiunzioni per morosità sono state, per la prima volta, oltre 60 mila: ogni 10 sfratti emessi, 9 sono dovuti alla difficoltà o impossibilità delle famiglie di far fronte alle spese per la casa. Ciò incide fortemente sui minori, costretti a vivere in situazioni di disagio (+ 25% rispetto al 2007) come difficilmente era accaduto negli anni passati.
Un ulteriore aspetto da non sottovalutare è il legame tra la povertà e il diffuso analfabetismo funzionale. L'Italia è in ultima posizione fra i 24 Paesi Ocse per competenze linguistiche e matematiche (dati Ocse 2013). I più giovani (16 - 24 anni) mostrano un recupero sia in lingua che in matematica rispetto alla popolazione più anziana (55 - 65 anni), ma il progresso non è sufficiente: i laureati italiani, infatti, fanno peggio dei diplomati australiani, giapponesi, finlandesi…
Insomma, quello delineato da Save the Children è un quadro abbastanza preoccupante. Bisogna fare qualcosa per migliorare le condizioni di vita dei nostri bambini e ragazzi, riflettendo di più sul fatto che loro sono il nostro futuro e che, per affrontare al meglio il futuro, è fondamentale vivere degnamente il presente.
SCARICA IL 4° ATLANTE DELL'INFANZIA (A RISCHIO) DI SAVE THE CHILDREN
Pic Credits: Francesca Leonardi per Save the Children