Oncologia, cardiologia, neuroscienze e nutrigenomica. In questi ambiti di interesse, Fondazione Veronesi ha premiato ieri 130 giovani ricercatori italiani e stranieri con borse di ricerca, 23 dottorandi alla Scuola Europea di Medicina Molecolare (SEMM) e 18 nuovi progetti di ricerca all'avanguardia. Candidature vincitrici del bando di ricerca per l'anno 2014.
Si è svolta ieri in Campidoglio la cerimonia di assegnazione dei Gran di Ricerca finanziati dalla Fondazione Umberto Veronesi.
Nel 2014, la Fondazione finanzierà 153 borse di ricerca e 18 progetti di ricerca, cui si aggiungo i 12 progetti già avviati nel 2013.
La Fondazione Veronesi ha scelto di premiare quei giovani ricercatori che svolgono un progetto di alta innovazione scientifica in grado di portare i risultati rapidamente dai laboratori di ricerca al letto del paziente.
Le aree di intervento individuate all'interno del bando sono:
• Oncologia;
• Cardiologia e Malattie Croniche;
• Neuroscienze;
• Nutrigenomica e Prevenzione delle Malattie.
Rispetto al 2010, i numeri sono triplicati e testimoniano la crescente attenzione verso la scienza e il costante e prezioso supporto dei donatori anonimi.
L'assegnazione dei fondi consentirà ai giovani di sviluppare, presso centri di eccellenza italiani e stranieri, progetti incentrati sulla prevenzione e diagnosi precoce nell'ambito delle malattie oncologiche, delle neuroscienze, delle patologie cardiovascolari e delle malattie croniche.
«La ricerca non è una spesa, ma un investimento senza il quale non si può alimentare il progresso scientifico.»
Umberto Veronesi, Fondatore
I vincitori, sono giovani brillanti, ricercatori meritevoli, che hanno superato un’attenta selezione, basata sull’esperienza formativa, la qualità delle pubblicazioni, gli interessi personali e la propensione all’innovazione. Obiettivo è, infatti, creare scienziati capaci di trasferire i risultati della ricerca dai laboratori alla pratica clinica volta alla cura e alla prevenzione delle malattie oncologiche e dell’era moderna.
«Anche la prevenzione deve essere intesa in una concezione nuova che anticipi il futuro. Se prima la malattia veniva affrontata quando mostrava i suoi sintomi, ora l’obiettivo è di andare a cercare nella persona sana e in salute i segnali precursori di un qualsiasi cambiamento e/o disequilibrio, per impedire che la malattia si manifesti. Dunque, la nostra ambizione non è più solo quella di curare la malattia di oggi, ma anche e soprattutto di evitare la malattia e il malato di domani.»
Paolo Veronesi, Presidente Fondazione Veronesi
Per approfondire il lavoro di ricerca condotto dalla Fondazione Umberto Veronesi, visitate il sito https://www.fondazioneveronesi.it.
Potete, inoltre, sostenere in modo semplice la ricerca, con un SMS al 45501.
Fino al 13 aprile, infatti, sarà possibile contribuire al progetto di ricerca Chemioterapia con meno effetti collaterali.
Il progetto, portato avanti dal Dottor Nencioni presso l’Università degli Studi di Genova, ha l’obiettivo di migliorare la tollerabilità e l’efficacia della chemioterapia nei pazienti attraverso un semplice cambio di dieta.
