Frigorigeri intelligenti e doggy bag sempre più diffusi anche in Italia, ma ciò non basta. Nel nostro Paese si spreca ancora troppo: secondo Coldiretti sono 76 i kg di alimenti finiti nella pattumiera di ogni italiano nel 2014.
Il 60% degli italiani ha diminuito o annullato gli sprechi domestici nel 2014 (tendenza favorita dalla crisi), ma molto resta da fare perché abbiamo comunque buttato nel bidone della spazzatura ben 76 kg di prodotti alimentari a testa durante l’anno. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè divulgata in occasione della Giornata di prevenzione dello spreco alimentare in Italia tenutasi lo scorso 5 febbraio.
Secondo questa indagine, tra chi ha tagliato gli sprechi il 75% fa la spesa in modo più attento, il 56% utilizza gli avanzi nel pasto seguente, il 37% riduce le quantità acquistate, il 34% è più attento alla data di scadenza e l’11% fa delle donazioni benefiche.
Anche il mondo della ristorazione e della GDO risponde positivamente: nel 2014 è cresciuto, infatti, il numero di iniziative per la raccolta di cibi avanzati e di prodotti vicini alla scadenza da destinare ai più bisognosi.
Come si sta attrezzando il nostro Paese per risolvere questa che continua ad essere, comunque, un’emergenza?
Sempre il 5 febbraio scorso, in occasione della Giornata di prevenzione dello spreco alimentare, Last Minute Market e la campagna europea Un anno contro lo spreco hanno presentato il Diario domestico dello spreco alimentare, che vedrà impegnato un campione rappresentativo di famiglie italiane nel monitoraggio scientifico del cibo sprecato.
Sarà, quindi, misurato per la prima volta lo spreco effettivo e non solo la percezione.
Lo studio consentirà di capire quali prodotti alimentari sono più oggetto di spreco nelle case degli italiani e perché, verrà realizzato nell’arco di una settimana nel mese di aprile 2015 e i risultati saranno presentati il prossimo 5 giugno in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente.