Se ne parla molto e da tanto tempo: quello degli sprechi alimentari è un problema globale che in Italia induce ogni famiglia a buttare 2 etti di cibo ogni settimana, per un valore economico di circa 9 miliardi di euro annui.
Accade molto spesso di comprare senza pensare. Riempiamo il frigo di alimenti che dopo pochi giorni non sono più buoni e vanno gettati via prima di essere consumati.
In questo modo, le famiglie italiane buttano nel cestino circa due etti di cibo a settimana, per uno spreco complessivo che si aggira attorno ai 9 miliardi di euro l'anno.
Dimezzare questo spreco entro il 2025 è l'obiettivo della I Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare.
L'iniziativa è promossa dal Ministero dell'Ambiente e vedrà per la prima volta riuniti i principali attori della partita, in un incontro a cui parteciperanno enti, associazioni, organizzazioni e imprese.
Saranno, infatti, presenti al tavolo dell'incontro: Fao, Expo, Last Minute Market, Confagricoltura, Confcommercio, Banco Alimentare, Slow Food, Acli, Caritas, Federconsumatori, Coldiretti, Alce Nero, Barilla, Granarolo, Coop e Conad.
Prevenire lo spreco di cibo, non solo recuperarlo, è il concetto alla base della strategia del Ministero dell'Ambiente che, il 7 ottobre scorso, ha adottato il Piano Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti affrontando, per la prima volta, in modo organico il problema degli sprechi alimentari in Italia, in sintonia con quanto indicato dalla Commissione Europea nella strada verso un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse.
Contro il cibo che finisce nella pattumiera, è nato il PINPAS - Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, di cui si occupa il Gruppo di Lavoro coordinato dal Presidente di Last Minute Market Andrea Segrè.
I lavori si apriranno alle ore 9:00 del 5 febbraio con l'introduzione di Andrea Segrè.
Per l'agenda completa, è possibile visitare il sito del Ministero dell'Ambiente o cliccare QUI.