“Welfare di comunità: il ruolo delle Fondazioni”. È questo il tema della seconda Giornata Europea delle Fondazioni e dei Donatori, l’evento che unisce tutta l’Europa attorno ai soggetti che operano per il bene comune.
Nata con lo scopo di portare alla conoscenza di tutti il lavoro che quotidianamente le fondazioni svolgono e di promuovere la cultura della filantropia, la Giornata Europea delle Fondazioni e dei Donatori è anche quest’anno organizzata da DAFNE, il network europeo dei donatori e delle fondazioni che unisce 24 associazioni di fondazioni filantropiche di diversi Paesi europei in rappresentanza di oltre 6.000 fondazioni.
Nell'Unione Europea operano oltre 110.000 fondazioni che impiegano quasi 1 milione di lavoratori e ogni anno, per le loro comunità, spendono circa 83 miliardi di euro.
Questa giornata è un'occasione particolare per portare alla ribalta il lavoro quotidiano delle fondazioni per il bene comune e far conoscere al grande pubblico quanto, oggi più che mai, sia importante l'attività del privato sociale al fine di attivare e realizzare iniziative utili al benessere della collettività, complementari all'intervento pubblico.
Il tema "Welfare di comunità: il ruolo delle Fondazioni" è stato scelto congiuntamente da ASSIFERO e Acri e vuole essere l'occasione per raccontare quanto, grazie alle attivirà di ciascuna fondazione, si può realizzare all'interno delle comunità, ma anche per riflettere insieme sul ruolo stesso delle comunità.
L'Italia si trova in un momento topico, in cui il vecchio sistema di welfare, basato sulla famiglia e sullo Stato, non è più sufficiente. ASSIFERO, insieme con Acri, promuove un welfare di comunità, capace di rispondere in maniera efficiente ed efficace alle sfide del cambiamento e di mettere la persona al centro di una rete in cui fondazioni, enti pubblici, corporate, associazioni, volontariato e singole persone lavorano insieme per costruire un welfare generativo, collaborativo e inclusivo, efficace e sostenibile, per il nostro Paese.
Felice Scalvini, Presidente ASSIFERO
Ma qual è la situazione in Italia?
Gli ultimi dati, riportati nell’indagine Istat 2013, emersi dal censimento del non profit, offrono un panorama a tratti sorprendente della filantropia istituzionale del nostro Paese.
Accanto alle fondazioni di origine bancaria e al sempre più articolato mondo delle altre fondazioni (87), il censimento ci indica come esistano migliaia di altre organizzazioni (4.388), costituite soprattutto come associazioni, che hanno come finalità principale proprio l’erogazione di contributi o sussidi per finalità di pubblica utilità.
In sostanza, rispetto alle circa 300.000 organizzazioni censite, poco più dell’1,5% si può classificare come ente d’erogazione. È un numero solo apparentemente basso e ci indica, comunque, che in Italia ogni 13.000 abitanti c’è in media un ente che si occupa di erogare risorse.
Gli enti erogativi italiani si dividono fra quelli che si concentrano sui sussidi alle persone (2.094, ossia il 48% del totale) e quelli che invece elargiscono contributi filantropici ad altri enti non profit (2.294, ossia il restante 52% del totale).
La regione in cui gli enti d’erogazione sono più numerosi è naturalmente la Lombardia che ne ha 881, mentre quelle che ne hanno di meno sono, altrettanto naturalmente, la Valle d’Aosta e il Molise, entrambe con 14. Se però rapportiamo il numero degli enti d’erogazione con la popolazione residente, scopriremo che il territorio che vede una loro maggiore densità è la Liguria con un ente d’erogazione ogni 6.712 abitanti, mentre la regione in cui questi sono meno presenti è la Campania in cui vi è un ente d’erogazione ogni 35.598 abitanti. Questo significa che fra le due regioni vi è un rapporto di oltre uno a cinque.
La regione in cui è più comune utilizzare la fondazione per gestire l’attività erogativa è il Trentino, dove il 21,55 % dei 116 enti che erogano contributi è costituito sotto forma di fondazione, mentre può essere interessante notare come nel Molise neppure uno delle 14 organizzazioni avente tale scopo ha scelto questa forma giuridica.
La regione in cui si privilegia l’erogazione di contributi filantropici a favore di enti non profit è la Lombardia dove oltre il 60% di questi enti privilegia tale modalità operativa, mentre i sussidi sono più diffusi in Molise (71,43%), Sardegna (66,38%), Campania, Calabria, Marche e Trentino (tutte superiori al 59%). A tal proposito può essere interessante notare come in provincia di Bolzano il 75% degli enti erogativi distribuisce sussidi.