GRUPPO TIM

05.06.2014

La Triennale di Milano ospita "Terreferme Emilia 2012. Il patrimonio culturale oltre il sisma"

Inaugurata alla Triennale di Milano la mostra interattiva "Terreferme Emilia 2012. Il patrimonio culturale oltre il sisma".


La Triennale di Milano ospita la mostra Terreferme. Fino al 20 luglio potremo ripercorrere la storia e  le attività svolte per la ricostruzione e la salvaguardia del patrimonio culturale dell'Emilia Romagna, ferito dal terremoto del 2012.


Si è tenuta a Milano, il 29 maggio scorso, la presentazione della mostra multimediale ed interattiva "Terreferme. Emilia 2012: il patrimonio culturale oltre il sisma", un progetto della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia Romagna, realizzato con Fondazione Telecom Italia, per documentare gli effetti distruttivi del terremoto del 20 maggio 2012 sul patrimonio culturale e le attività svolte per la sua salvaguardia e il recupero.

Terreferme vuole essere un laboratorio permanente per la registrazione di dati e informazioni e per lo sviluppo delle migliori pratiche di intervento sui beni culturali colpiti da eventi naturali distruttivi.

La mostra “Terreferme”, che si avvale anche della partecipazione di diversi video artisti e fotografi che rendono ancora più ricco di emozioni il racconto, rappresenta il primo momento di visibilità di questo progetto. È resa possibile grazie all'utilizzo delle più moderne tecnologie della comunicazione e offre al visitatore un approccio che gli consente di gestire in modo interattivo e dinamico i contenuti che vengono proposti nelle diverse sezioni.

Tutte le attività conseguenti all’evento catastrofico hanno prodotto un’incredibile mole di documentazione che, anche grazie al contributo speciale di Fondazione Telecom Italia, è stato sistematizzato e digitalizzato e oggi costituisce la base dell’esposizione.
Il progetto approfondisce, quindi, il tema della documentazione, ponendosi l’obiettivo di sviluppare nuovi e più efficaci strumenti informatici per la creazione di un sistema GIS (Geographical Information System) per la georeferenziazione dei beni culturali per l’area di cratere: uno strumento avanzato di conoscenza unico nel nostro Paese che rappresenta un punto di riferimento per le amministrazioni ed i soggetti coinvolti nella tutela del patrimonio.

La mostra, che accoglie il visitatore in un ambiente immersivo ed avvolgente, propone in particolare 48 video narrazioni sulle caratteristiche del patrimonio culturale emiliano. Dalla realizzazione della nuova ed inedita piattaforma digitale per la geolocalizzazione dei beni culturali distribuiti sull’intero territorio regionale, all‘utilizzo di droni per effettuare riprese aeree, il progetto “Terreferme” apre nuove frontiere sul versante della documentazione, della comunicazione e delle strategie di difesa del patrimonio culturale che la tecnologia può offrire.

È lungo questo percorso che il progetto ha incrociato la propria strada con l’obiettivo di Fondazione Telecom Italia di diffondere le nuove tecnologie digitali da impiegare per la salvaguardia del territorio e della sua identità sociale e culturale.
Il progetto ha portato alla creazione di un vero e proprio geodatabase del patrimonio culturale emiliano-romagnolo che, a partire dai beni colpiti dal sisma, si estende a quelli di tutto il territorio regionale.
Il sistema è stato interamente sviluppato con tecnologia open-source e i dati sono quotidianamente aggiornati, arricchiti e messi a disposizione dei cittadini e degli Enti in un portale cartografico online www.patrimonioculturale-er.it.
Il sito WEB cartografico (WebGis) consente di visualizzare in modo interattivo il patrimonio architettonico, individuare i beni danneggiati dal sisma, estendere lo sguardo sul resto del territorio, sovrapporre carte e foto aeree, effettuare ricerche, compiere analisi per epoca o per tipologia, accedere a foto e, se si è utenti accreditati, anche alla documentazione amministrativa relativa a ciascun bene.

La mostra presenta una forma innovativa di visualizzazione: la bolla aerea a 360°.
La bolla, realizzata mediante l'utilizzo di un drone elevato alla quota di 80 metri di altezza, dà un'immagine rielaborata in forma sferica, immersiva e navigabile, dei siti selezionati e consente una visione territoriale data dal punto di vista privilegiato legato all'altezza di presa fotografica. Questo offre la possibilità di comprendere contestualmente l'effettiva entità ed estensione dei danni sui beni culturali e nel complesso dei centri storici navigando interattivamente da località a località.

Il progetto ha previsto anche la realizzazione di un sito internet dedicato, nel quale poter consultare tutti i temi sopra descritti: www.terreferme.beniculturali.it.
Infine, tutto l’allestimento multimediale potrà contare su postazioni con apparecchiature tecnologiche avanzate per le realizzazioni video, audio e informative.

 

IL PROGETTO TERREFERME

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